Post

Keyforge: il mio primo Vault Tour

Immagine
Novembre 2018 Esce Keyforge, TUTTI ne parlano. Comincio a giocarci dalla mezzanotte della release e non mi fermo più per settimane. Febbraio 2019 Tra lavoro e impegni vari riesco a giocare sempre meno. Lavorando in un negozio di giochi, e specialmente nei week end, le occasioni di fare tornei sono quasi inesistenti. A questo va unita la mia incapacità di giocare online per motivi che ricordano molto la vecchia pubblicità delle fonzies: se non mescoli con le tue dita godi solo a metà.   Marzo 2019 Annunciano il Vault Tour a Bologna. Torneo internazionale importante, organizzato direttamente da Asmoplay. A un’ora e mezzo da casa. Era destino, non potevo mancare. Aprile 2019 Non vedo l’ora che arrivi il Vault Tour! Ora sento i ragazzi e testo i mazzi alla nausea… Maggio 2019 Cavolo che settimane piene! Ma ora mi organizzo e testo per bene… Giugno 2019 Eccheccacchio non ho testato ‘na ceppa! Giovedì 13/06, -1 settimana al Vault Tour Flavia (la mia comp

Time Travel (2013) - Il Fattore C

Immagine
Partiamo dall’inizio. Una volta tanto. Per fattore C s’intende, ovviamente, l’esclamazione «Che fortuna!» (e possibili varianti sul tema), pronunciata spesso in ambito ludico. Forse anche troppo spesso. Ovviamente noi siamo interessati proprio a tale contesto, vista la nostra naturale inclinazione a parlare di balocchi. Certo, di  parlarne , come no. Setacceremo le macro categorie di giochi in modo da scovare le più inclini ad ospitare il fattore C. Per farlo partiremo da quella maggiormente diffusa, ossia i videogiochi. Grazie mille Wii. Sì, sarcasmo. Ci capiterà di sentire, soprattutto nelle sfide multigiocatore, l’esclamazione di cui sopra con tanto di varianti e talvolta risulterà persino legittima. Che se uno tira un razzo a caso in un gioco/mappa con respawn casuale e nel frattempo un omino ripoppa proprio lì, quell’evento si può commentare solo con un fragoroso «Che fortuna!». D’altro canto la maggior parte delle volte è solo un modo come un altro per esprimere il pr

Time Travel (2013) - I Miei 5 Antagonisti Manga Preferiti

Immagine
Dar vita a un antagonista credibile oggigiorno è un lavoraccio. Ci si districa in un giungla di stereotipi e cloni così fitta da non vederne spesso una via d’uscita. Non so a voi, ma a me il classico cattivo da «Bwahahahah sono il più peggio e ti farò il male peggio» ha stancato. O meglio, ci può anche stare ma solo se caratterizzato. Ci sono infinite possibilità per dare profondità a un personaggio, anche se la maggior parte delle volte le si vedono sfruttate per quanto riguardo i protagonisti, meno spesso per gli antagonisti. Ecco perché quando vengono applicate anche a essi, questi ne escono ancor più vincitori della loro controparte “buona”. Buono e cattivo poi. Termini semplicistici che ho sempre odiato. Trovo estremamente riduttivo dover ingabbiare in una definizione così striminzita quel poliedrico contenuto di molteplici sfumature che è l’essere umano. O alieno. O demone, o spirito della morte o qualsiasi altra cosa incontriate nei fumetti che leggete. Che c’è, solo perché un

Time Travel (2013) - Mamma, internet mi ha rotto Magic!

Immagine
Alzi la mano chi di voi non ha mai fatto almeno una partita, anche solo dimostrativa, a  Magic .  Pochi, come immaginavo.  Ora alzi la mano chi non ha mai nemmeno sentito parlare di Magic.  Voi due, in ultima fila, andate subito dal vostro negoziante di fiducia e fatevi fare una demo; qui non si può stare a parlare di fantastico senza essere informati sull’esistenza del capostipite di un genere ludico diffuso come i Giochi di Carte Collezionabili (GCC). Bene, voialtri spegnete i cellulari e prestate attenzione, qui oggi si parla di storia del GCC. Dovete sapere che il vostro insegnante ha iniziato nel lontano 1995, quando sugli scaffali dei negozi c’erano ancora Ice Age e 4° edizione. Cos’è quel mormorio tra i primi banchi? Avete comprato la prima busta il giorno della release nel 1993 e pensate di saperne più di me? Probabilmente è così, fatevene una ragione, succede anche nelle scuole classiche. Dov’ero rimasto? Ah sì, diciamo che posso definirmi a tutti gli effetti u

Time Travel (2013) - Retrogaming: i fantastici anni Novanta

Immagine
Se usate bazzicare blog videoludici, disquisire con videogiocatori incalliti, quali probabilmente voi stessi siete, o in generale avete anche altri siti sulla barra dei preferiti oltre a Lokee, il fatto che gli anni Novanta siano considerati da molti la Golden Age dell’intrattenimento digitale non dovrebbe stupirvi più di tanto. Si parla sempre più spesso delle gioie del retrogaming, di come fosse fantastico questo o quel titolo e di quanto tempo sia passato dall’ultimo gioco che ne presentasse la stessa profondità/storia/sfida/ sbiringuderia . L’altro giorno sostavo in standby davanti allo schermo del pc, originando dei simpatici loop di screensaver tra la mia espressione vuota, anche più del solito, e l’elegante nero più totale che ghermisce il mio portatile più spesso di quanto vorrei. Entra mio fratello nella stanza e, cercando di distinguere quale dei due hardware fosse imparentato con lui, getta nel mezzo una frase attendendo una qualsiasi risposta da parte nostra: «